venerdì 23 dicembre 2016

10 oggetti quotidiani che non erano stati pensati in origine per l’uso che ne facciamo


10 oggetti quotidiani che non erano stati pensati in origine per l’uso che ne facciamo

Non tutti gli oggetti con cui abbiamo a che fare ogni giorno sono stati creati con lo scopo per cui li utilizziamo oggi? Immagineresti mai, ad esempio, che gli assorbenti erano fatti per aiutare i militari feriti in guerra?
Quando vediamo un oggetto di uso comune, oggi, di solito sappiamo anche come si utilizza. Se un prodotto è diventato così normale che tutti lo conoscono, è difficile vedere qualcuno che usa una scopa per lavarsi i denti oppure una sedia per arrampicarsi. Eppure ci sono degli oggetti che usiamo oggi i cui inventori li avevano pensati in un modo completamente diverso da come oggi sono usati: in questa lista abbiamo raccolto 10 incredibili esempi di questo fenomeno, a dimostrazione di come, quando vogliamo qualcosa, non sempre le cose poi vanno come avremmo progettato. Per niente.

10. L’olio di vaselina, un modo per digerire meglio

Wikimedia

L’olio di vaselina oggi si utilizza in tutti quei casi nei quali abbiamo bisogno di poco attrito. È infatti un olio che rende tutto molto scivoloso, per cui se dobbiamo far passare, ad esempio, qualcosa in uno spazio stretto (come un chiodo in un bullone arrugginito) è una soluzione perfetta. Ma chi lo aveva inventato lo aveva pensato come un digestivo: diceva che mangiarne un cucchiaio al giorno sarebbe stato utilissimo all’organismo. Oggi la scienza ci dice che l’olio di vaselina è tossico, ma l’inventore è morto a 96 anni. Non male.

9. I corn flakes, il cibo meno afrodisiaco possibile

© EME

La storia dei corn flakes, che oggi sono considerati uno dei modi più salutari per fare colazione, è molto famosa. I fratelli Kellog, che oggi danno il nome ad una delle marche più importanti erano dei puritani, e rifuggevano in ogni modo i rapporti sessuali nella loro comunità. Nel tentativo di creare il cibo meno afrodisiaco possibile, schiacciarono dei semi di mais con un rullo per far sì che venissero messi nel latte a colazione: l’idea ebbe molto successo.

8. Le microonde, una tecnologia militare

© Wikimedia

Le microonde sono state sviluppate come una tecnologia militare, un modo per creare un laser quanto più possibile potente per operazioni belliche. Calibrando il dispositivo che emetteva le frequenze, però, l’inventore si è accorto che come laser non erano il massimo, perché a corto raggio. Ma si accorse anche che la tavoletta di cioccolato che aveva in tasca si era sciolta, così che le microonde hanno trovato oggi il destino che conosciamo.

7. I prodotti per l’igiene intima, un contraccettivo

© pixabay

I prodotti oer l’igiene intima oggi si usano essenzialmente per evitare una proliferazione batterica in zone molto delicate del corpo. Quando furono inventati, però, erano incredibilmente un contraccettivo: erano un modo per uccidere l’embrione, e chiaramente venivano messe molto più in profondità rispetto a come le usiamo oggi. Solo che, in utero, sono molto pericolosi e non solo le donne abortivano ma alcune sono addirittura morte perché le sostanze erano entrate nel sangue in grandi quantità.

6. Il pluriball, una carta da parati

© Rkit

Metteresti mai in casa tua una carta da parati fatta con il pluriball? Probabilmente no, ma chi l’ha inventato non la pensa come te perché l’aveva progettato proprio come una carta da appendere al muro, da vendere alle persone ricche. Il problema è che alle persone ricche non piacque (c’è da capirle), mentre piacque a chi si occupava di imballaggi, che è l’uso che ne viene fatto oggi.

5. La Sprite, un prodotto da aggiungere al Whisky

© Wikimedia

In Italia conosciamo questa bevanda gassata come una cosa piacevole da bere da sola, ma chi ne ha inventato la versione americana (noi poi l’abbiamo importata) riteneva che da sola non fosse un granché, quindi la vendeva come un prodotto da aggiungere alle bevande particolarmente alcoliche per dare un po’ di sapore. Paradossalmente, oggi è diventata una delle bevande preferite dai bambini, che non sono certo i clienti più indicati per l’alcool.

4. La maggior parte dei liquori, creati come medicine e digestivi

RasoneTIC

Questa storia riguarda molti prodotti diversi che sono stati ideati con un obiettivo comune, che era quello medicinale, per digerire meglio (specie in corso di malattie intestinali come la dissenteria) o comunque per curare alcune malattie. Essendo l’alcool tossico per i batteri (infatti le ferite si disinfettano) effettivamente riusciva a guarire diverse malattie, anni fa. Oggi si usano praticamente solo come bevande di piacere, in presenza di medicinali più potenti.

3. La coca-cola, un anestetico

© Hariadhi

Non è un segreto che la bevanda più famosa del mondo sia stata inventata da un farmacista, e che in origine contenesse la cocaina (che oggi, per ovvi motivi, non c’è più). Era infatti stata pensata come un anestetico, un prodotto che doveva aiutare i militari nella guerra civile a sopportare meglio le ferite di guerra. Uno degli assistenti di Pemberton pensò di mescolare all’acqua gasata e bere… Il resto è storia.

2. I filtri per le maschere antigas, un’invenzione che non serviva a nulla



Le maschere antigas sono tali perché contengono al loro interno dei filtri che purificano l’aria. Tali filtri sono stati inventati da un inventore che, dopo averli creati, non capiva a che cosa potessero servire ma, in uno slancio di fiuto per il marketing, decise di metterli in vendita lo stesso. Da lì a poco iniziò la prima guerra mondiale, e la loro utilità fu chiara a tutti.

1. Gli assorbenti interni femminili, un aiuto per le ferite di guerra

E terminiamo con un oggetto con cui tutte le donne hanno avuto a che fare ma che, incredibilmente, non servivano allo scopo per cui li utilizziamo oggi. Infatti, vista la forma allungata, erano stati inventati per essere utilizzati per tamponare le ferite da proiettile: imbevuti di alcool, venivano inseriti nelle ferite che hanno proprio la forma allungata. Poi qualcuno ha pensato che potessero essere inseriti in altre cavità corporee, sempre ad assorbire il sangue: oggi sappiamo come si usano.

lunedì 19 dicembre 2016

ANTHONY ROBBINS: IL PIU' GRANDE MENTAL COACH AL MONDO


Anthony Robbins era un bambino senza troppe possibilità. 
Nato nel 1960 a Glendora, in California la sua vita non è stata facile, anzi, è costellata di insuccessi e fallimenti continui.
In uno dei suoi racconti narra di quando una volta, durante il giorno del Ringraziamento, si trovava a casa con i suoi. Naturalmente per loro era un giorno normale, non c’era niente da festeggiare e nessun tacchino sulla tavola.
Ma improvvisamente..qualcuno bussò alla porta. Era un uomo alto con un vestito sgualcito e con alcuni pacchi nelle mani: un tacchino, il ripieno, torte, patate dolci, cibi in scatola, tutto per la festa.
“Questo”, disse, “è da parte di qualcuno che sa che avete bisogno e vuole che sappiate di essere amati e assistiti”.
Quel giorno, il piccolo Anthony Robbins, giurò a se stesso che un giorno avrebbe avuto abbastanza da poter dare qualcosa in cambio agli altri.
Era una promessa solenne, importante, eppure non fu semplice.
Egli stesso racconta delle sue difficoltà a parlare in pubblico, a relazionarsi. Egli stesso racconta del suo problema obesità che lo ha accompagnato durante molti dei suoi anni, delle immense difficoltà economiche.
Racconta come in quegli anni la sua maggiore preoccupazione fosse che i pezzi della sua vecchia Volkswagen del 1960 rimanessero insieme per tutto il tragitto che lo portava fino al lavoro.
Ricorda di quando seduto nel suo appartamentino da scapolo di quaranta metri quadri scarsi, piangeva ascoltando le parole di una vecchia canzone di Neil Diamond, che diceva: “Io sono, dissi a nessuno. E nessuno mi ascoltava, nemmeno la sedia. Sono, gridai, sono. E ? ?sono perduto e non so nemmeno perchè mi sento tanto solo”.
La sua sensazione in quel tempo, dice, era quella che la sua vita non contasse e che gli avvenimenti esterni lo controllassero.
Ma ricorda anche il momento in cui la sua vita cambiò, il momento in cui si disse letteralmente: “Basta! So di valere molto più di quanto non abbia dimostrato finora, sia mentalmente, sia emotivamente e fisicamente”.
Da quel momento, da quella decisione, la sua vita cambiò per sempre.
In meno di 30 giorni perse 14 Kg e mantenne il suo peso perchè non si era semplicemente messo a dieta, ma aveva cambiato il suo modo di pensare.
Sviluppò la fiducia necessaria per affrontare i momenti difficili e raggiungere gli obiettivi che si era proposto e che aveva sognato.
In questo processo di crescita attrasse la donna dei suoi desideri, la sposò, diventò padre e in meno di un anno passò dal vivere con lo stretto necessario a più di un milione di dollari netti, traslocando dal suo vecchio appartamento alla casa dei suoi sogni: un castello di 930mq con vista sull’Oceano Pacifico.
Ma fu tutto così semplice? rapido? indolore?
Possibile che quella semplice (ma potente) decisione gli permise di risolvere di colpo tutti i suoi problemi? Per sempre?
Certo che no, sarebbe impossibile.
Infatti, proprio nel momento del massimo splendore, Anthony Robbins cadde e toccò il fondo
La biografia racconta che dopo che Tony ebbe raggiunto il successo, i suoi amici cominciarono a risentirsene: non gradivano che avesse più successo di loro e di conseguenza, Robbin? ?s cominciò a dubitare di se stesso. La solitudine e, col tempo, la depressione, portarono Anthony Robbins sull’orlo del fallimento totale: passava le sue giornate a guardare le “soap-opera” cercando di fuggire dalla realtà. Smise di credere in se stesso, in pochi mesi divenne depresso e senza speranza. 
Le sofferenze lo portarono a chiudersi in se. 
Fu solo quando un amico (un vero amico) lo andò a trovare che cominciò a voltare pagina. Per raggiungere la felicità, Tony decise che sarebbe diventato nuovamente appassionato ed entusiasta verso la vita. 
Egli capì che se avesse affrontato sempre la vita con quegli stati mentali, allora avrebbe potuto far emergere il meglio di se stesso.
Gli è stato chiesto di definirsi, chi è oggi Anthony Robbins?
Questa è stata la sua risposta:
“Non sono un guru, sono un coach. I media mi definiscono “allenatore dello stato di massimo rendimento”. Aiuto le persone a raggiungere gli obiettivi, a scoprirsi talenti e risorse innate. Non sono io a cambiare la loro vita, sono loro a cambiarsela.”
La realtà è che oggi Anthony Robbins è probabilmente il formatore più conosciuto e di successo al mondo: ha lavorato con centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, con Presidenti di società e di paesi, con sportivi, madri, manager, atleti professionisti, dottori, psichiatri, venditori, manager e gente comune, cercando di offrire i modelli necessari a provocare cambiamenti veloci e duraturi.
E questa, probabilmente, è la frase che meglio disegna la sua filosofia, più di mille altre parole:
“Io non mi preoccupo 
di mantenere la qualità della mia vita
perchè ogni giorno lavoro per migliorarla.
Mi sforzo continuamente di imparare
e di fare nuove e importanti distinzioni
sul modo di aggiungere valore alla mia vita
e a quella degli altri.
Questo mi dà la sicurezza di poter sempre imparare
di potermi sempre sviluppare
e crescere.”
A presto!
Citywin Staff

(FONTE http://www.piuchepuoi.it/)

lunedì 12 dicembre 2016

LE 12 COSE CHE PUO' FARE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA


12 cose che può fare il Presidente degli Stati Uniti

Il Presidente degli Usa può proporre una legge? Ha diritto alla pensione? Può chiedere un caffè a qualsiasi ora? E, soprattutto... può dichiarare guerra?


PUÒ PERDONARE (QUASI) CHIUNQUE. Il presidente degli Stati Uniti può concedere la grazia o proroghe per i condannati per reati federali, come indicato dall'articolo II della Costituzione. Ma non può perdonare se stesso… in caso di impeachment. Nixon infatti, condannato per impeachment, fu perdonato dal successore Gerald Ford. Fino ad oggi, il presidente Barack Obama ha emesso 348 indulti, più di ogni altro presidente. Ma molti erano per arginare pene troppo dure per reati come il possesso di marijuana.

PUÒ MANDARE LE TRUPPE FUORI DAL PAESE, MA NON DICHIARARE GUERRA. In quanto comandante in capo delle forze armate, il presidente può mandare le truppe ovunque voglia, sia per aiutare altri paesi in guerra sia per soccorrere i paesi in crisi (come quando le truppe sono state inviate in Africa Occidentale per aiutare a mantenere la pace durante la crisi di ebola). Ma se il presidente decide di inviare truppe in territorio ostile per combattere in nome degli Stati Uniti, ha 90 giorni per ottenere l'approvazione di tale azione da parte del Congresso. Per la legge infatti il presidente non può dichiarare formalmente guerra, ma solo il Congresso può farlo. Dunque, senza permesso... niente guerra.

PUÒ LANCIARE UN MISSILE NUCLEARE. I codici di lancio delle testate nucleari (noti come codici d'oro) seguono il presidente ovunque: sono stampati su una scheda di plastica nota come "il biscotto" e il presidente è l'unica persona che può autorizzare l'uso di armi nucleari. Se per qualche ragione non può farlo, questo dovere tocca al vice presidente. La maggior parte dei presidenti custodisce "il biscotto" in un involucro di gomma, assieme alle carte di credito nel portafoglio. La valigetta, chiamata Football, è in pelle nera e lo segue in ogni suo spostamento: contiene i piani di lancio.

PUÒ OPPORSI A UNA LEGGE. Il presidente ha il potere di veto su un disegno di legge approvata dal Congresso, che tuttavia, a sua volta, può votare per scavalcare un veto presidenziale, anche se accade di rado. Se il presidente minaccia un veto su un disegno di legge, questo porta spesso a cambiamenti nella legislazione prima che venga approvata.

PUÒ ESPRIMERE (QUASI) QUALSIASI DESIDERIO, A TUTTE LE ORE. L’ufficio esecutivo del presidente è composto da vari livelli di personale, e impiega circa 4.000 persone, tra cui un fioraio capo (con squadra), un pasticcere specializzato, uno o più personal trainer, e un calligrafo capo. La maggior parte del personale è a disposizione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, qualora il presidente o la first lady abbiano voglia di un caffè o di… carta intestata. Nella foto, alcuni membri dello staff di Obama posano tutti vestiti di viola per la giornata contro il bullismo per l'orientamento sessuale.

NON PUÒ PRESENTARE UNA LEGGE. Strano, ma vero: solo i membri del Congresso possono proporre una legge e richiedere che venga votata. Ma il Presidente può "raccomandare" alcuni importanti atti legislativi al Congresso, come per esempio il bilancio annuale e le leggi che aveva promesso in campagna elettorale. Di solito, il presidente espone la sua agenda legislativa per l'anno in corso durante il discorso sullo Stato dell'Unione e può invitare i membri del congresso ad appoggiare le sue leggi. Proprio come è successo con l'Affordable Care Act, conosciuto anche come Obamacare.

PUÒ APPLICARE LA LEGGE MARZIALE. In tempi di crisi, il presidente può esercitare i poteri di emergenza. Anche se non tutti hanno chiaro cosa siano questi poteri, visto che sarebbero “impliciti” nella Costituzione e sull'argomento il dibatitto è sempre aperto. Ad ogni modo il presidente può dichiarare temporaneamente la legge marziale e impiegare le truppe all'interno degli Stati Uniti per sedare ribellioni o illegalità. I poteri di emergenza permettono anche al presidente di dichiarare una zona disastrata, in modo che gli aiuti possano essere inviati senza l'approvazione del Congresso.

PUÒ VIVERE DIGNITOSAMENTE ANCHE DOPO. Oltre a uno stipendio annuo di 400.000 dollari all'anno, uno staff e una bella bella casa in cui vivere, il presidente riceve fondi per spese aggiuntive per un totale di oltre 1 milione di dollari all'anno. E dopo il ritiro? Gli ex presidenti ricevono circa 200.000 dollari all'anno di vitalizio e altri 100.000 per pagare lo staff; hanno la protezione a vita dei servizi segreti e i rimborsi per le spese di viaggio. Oltre a questo, molti ex presidenti arrotondano la "paghetta" con conferenze e incontri dove vengono pagati. Il più bravo a sfruttare questa abilità pare sia stato Bill Clinton.

PUÒ ORGANIZZARE UNA (MEGA) FESTA. Obama ha anche organizzato un festival di musica sul prato sud della Casa Bianca nell’ottobre del 2013. Ma il party più famoso resta forse la festa di Halloween con Johnny Depp vestito da cappellaio matto, nel 2009. O la festa per i 55 anni di Obama che pare sia durata fino all’alba. Non meno famosa la cena di fine mandato dove sono intervenuti l’ex presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi con alcuni personaggi famosi italiani.

PUÒ CONCEDERE LA GRAZIA A UN TACCHINO. La prima volta che un tacchino è stato graziato da un presidente degli Stati Uniti, è stato dutante il Giorno del Ringraziamento del 1863, e in carica c’era Abramo Lincoln. Nel 1989, George H. Bush, ha ripristinato la tradizione: ogni tacchino presentato al presidente viene graziato nel senso che non verrà macellato e mangiato a cena alla Casa Bianca il giorno del Ringraziamento. Al suo posto ne verrà sacrificato un altro. 

PUÒ ESSERE PROCESSATO. Il presidente non è infallibile (come invece è definito il Papa) e può essere processato per tradimento, corruzione o altri gravi reati e rimosso dal suo incarico in caso di condanna. Il processo si chiama impeachment, e prevede che un presidente condannato venga rimosso dal suo incarico, e che il vice presidente lo sostituisca fino al termine del mandato. Sono stati sottoposti a impeachment il Presidente repubblicano Andrew Johnson (1868) e quello democratico Bill Clinton (1999). Non si può invece propriamente parlare di impeachment per Richard Nixon (1973 per lo scandalo Watergate), poiché le dimissioni (nella foto) chiusero la procedura prima che venisse avviata formalmente.

PUÒ… FARE IL VICEPRESIDENTE. Il presidente può essere eletto solo per due mandati di 4 anni. Ma in seguito è libero di correre per altri uffici. Teoricamente questo includerebbe anche la vicepresidenza: la Costituzione infatti non lo vieta esplicitamente, sebbene qualche costituzionalista potrebbe fare ricorso. A oggi comunque nessun ex Presidente si è proposto per un nuovo impegno.

A presto!
Citywin Staff!

(fonte focus.it)

lunedì 5 dicembre 2016

I REGALI DI NATALE PIU' COSTOSI AL MONDO!


Si parla di regali di Natale più costosi del mondo, ecco le follie deluxe per pochi fortunati. Se tanti di noi scelgono regali di natale utili, cercati sulle bancarelle dell’handmade per finanziare i nostri artigiani, sono in tantissimi quelli che proprio non ce la fanno a rinunciare al lusso, neanche davanti al presepe.

Ovviamente questa lista di regali di Natale lussuosi è assolutamente insensata e inutile, come tante delle scelte che appartengono alla categoria di persone ricche che noi non riusciamo proprio a capire. Chiamatela invidia, e forse lo è, ma dopo avervi mostrato le case extralusso su quattro ruote e avervi fatto sognare guardando le immagini dei lussuosi yacht dei vip, non possiamo di certo farci mancare all’appello i regali natalizi più lussuosi del mondo. Siete pronti per questa carrellata di follie deluxe per portafogli abbondanti? 

Per esempio, perchè regalare al vostro papà la solita stilografica (già molto costosa) se potete scegliere tra una matita con il temperino integrato (a soli 500 euro) e una penna di oro e diamanti al modico prezzo di 70.000 euro? No, non abbiamo sbagliato con gli zero, la cifra è proprio questa. Gli amanti della tecnologia, invece, saranno felici di sapere che esiste un iPhone ancora più costoso di quello che avete già, ed è tutto pieno di diamanti e altre brillantezze: può essere vostro o potete regalarlo alla vostra bella fidanzata sborsando solo 10.000 euro. Non fate i tirchi, suvvia è Natale! 

Se il vostro fratellino vuole delle cuffie per ascoltare la musica e, soprattutto, per fare il rapper tutto oro e diamanti, esistono delle cuffie che costano 2.000 euro: certo, chi ve le ruberà sarà molto fortunato, ma non so quanto potranno essere utili a voi delle cuffie cosparse di oro e luccichii.


Siamo ancora fermi alle briciole, perchè i veri regali di natale più costosi del mondo sono altri: un porta bottiglie in carbonio che costa 30.000 euro, un vestito per il cenone a soli 12.000 euro, una macchina per i bambini a 15.000 euro, un gioco dello scarabeo in legno a 2.800 euro, la chiavetta usb a 25.000 euro. Udite udite, esiste anche un’aspirapolvere a 700.000 euro con il sacchetto cucito a mano. 

Pazzie? Dipende quanto e vale la pena!
A presto,
Citywin Staff
(fonte bonsai.it)