martedì 16 agosto 2016

SCOPRIAMO POKEMON GO! - CITYWIN SRL

citywin srl
Come promesso nel precedente articolo andiamo a parlare del gioco che sta facendo impazzire grandi e piccini!
Per chi ancora non lo conoscesse, Pokemon Go non è un gioco classico da giocare seduti sul divano o stando a letto, ma un gioco basato sulla realtà aumentata, dove per fare punti è necessario girare più posti possibili col telefono in mano, alla ricerca di Pokemon da catturare.
Il nuovo gioco dei Pokemon è di proprietà Nintendo ed è stato sviluppato dalla Niantic (nata all'interno di Google, ora indipendente), gli stessi di Ingress, dove si gioca andando in giro con lo smartphone in mano, che può essere considerato il precursore di Pokemon Go (e che si può giocare assolutamente ancora adesso).
Ma cos'è Pokemon Go e perchè sta avendo un successo strepitoso come mai successo prima?
Il gioco dei Pokemon è un grande classico della Nintendo DS e consiste nel catturare queste bestioline con poteri speciali per collezionarli, allenarli e poi farli combattere contro altri Pokemon in sfide con altri allenatori, dove chi perde deve cedere il suo (come avviene nel cartone animato da cui derivano i Pokemon).
In Pokemon Go, che ricordiamo è un'app per Android e iPhone (e che vedremo come scaricare in fondo a questo articolo) l'obiettivo è lo stesso e si guida un personaggio per trovare e collezionare Pokemon.
La grande differenza col gioco della Nintendo DS è che, sfruttando il cellulare, la ricerca di Pokemon si fa nel mondo reale, girando per la città o per le strade come se si stessero cercando animali veri,guardando però sullo schermo del telefono aspettando che compaia un Pokemon di fronte a noi.
Più che di realtà virtuale, si tratta di realtà aumentata, dove il mondo reale visualizzato dalla fotocamera dello smartphone diventa interattivo e mostra sullo schermo cose ovviamente che non esistono.
Accade così che, soprattutto negli USA, milioni di ragazzi stanno girando per New York, Los Angeles e Boston col cellulare in mano alla ricerca di Pokemon e che tutti gli allenatori si incontrino in vari punti per sfidarsi o anche per scambiare Pokemon (questa funzione sarà implementata nelle prossime versioni).

La cattura dei Pokemon in Pokemon Go si fa tirando con il dito una sfera Pokeball, colpendo l'animaletto quando si trova di fronte a noi.
Le Pokeball sono un po' l'oggetto prezioso del gioco, lo strumento fondamentale per catturare Pokemon.
I giocatori hanno a disposizione solo un numero limitato di Pokeball e se ne volessimo di più dovremmo pagarle con i Pokecoins, soldi virtuali che si possono guadagnare giocando (ogni giorno si guadagnano pokecoins) o comprandoli con soldi veri.

Il gioco funziona utilizzando il GPS del telefono per rilevare la posizione reale nel mondo di una persona (e infatti scarica molto la batteria del telefono) e mette il giocatore dentro Google Earth.
Le vie delle mappe del gioco, infatti, sono quelle reali ed i Pokemon saranno segnalati sulla mappa reale dentro un centro commerciale, davanti un monumento vicino e cosi via.
Quando si cattura un Pokemon, esso viene aggiunto al Pokedex personale e si può andare nelle palestre per far combattere i Pokemon raccolti contro quelli di altri allenatori (persone reali).
Pokemon Go Diventa quindi un gioco sociale reale, dove tra palestre e PokeStops, posti speciali dove trovare Pokemon o altri oggetti, si possono incontrare altri giocatori dal vivo.

Dopo aver scaricato il gioco e dopo aver eseguito l'accesso con l'account Google (Google collabora con Niantic per questo gioco), si può subito iniziare a personalizzare il proprio personaggio scegliendo il suo look.
Attivato il GPS (se stiamo a casa potrebbe non funzionare bene), si comincia subito a catturare il primo Pokemon, scegliendone uno tra:
Squirtle: Un Pokémon d’acqua
Charmander: Un Pokémon di fuoco
Bulbasaur: Un Pokémon di erba
In questa fase, ignorando questi tre e camminando in avanti, si può anche trovare Pikachu, il Pokemon protagonista della serie TV, uno dei più forti.
Tirare la sfera contro il Pokemon selezionato per catturarlo ed aggiungerlo alla collezione.
Se non si colpisce il Pokemon, la sfera viene persa e siccome non sono poche, sarà meglio non sprecarle.
A tal proposito, i Pokemon da catturare sono visualizzati con un cerchio intorno che indica la facilità con cui possono essere catturati: se verde è facile, se arancione medio mentre se è rosso è molto difficile da cattura.
Le differenze tra Pokemon d'acqua fuoco e erba si vedrà poi in battaglia per cui, un po' come nella Morra Cinese, il fuoco è più forte contro l’erba, ma debole contro l'acqua.
Vedremo poi altri trucchi nel prossimo articolo.
Intanto assicurarsi di impostare il risparmio batteria nelle impostazioni del gioco, altrimenti bisognerà procurarsi un caricatore portatile perchè questo gioco consuma molta energia.

Come giocare a Pokemon GO in Italia?
Nel momento in cui Pokemon Go diventa disponibile in Italia si può scaricare gratis per Android da Google Play e per iPhone da iTunes.

In attesa di quel momento, si può già scaricare Pokemon Go dall'Italia in questo modo:
Se si ha uno smartphone Android basta scaricare il gioco come file APK dal sito sicuro e affidabile APKMirror (non scaricate da altri siti che ci sono versioni con malware).
Una volta scaricato il file dal cellulare, lo si potrà installare aprendolo.
Su Android, si deve soltanto attivare l'opzione di installazione delle app da origini sconosciute che si trova nel menu di Impostazioni > Sicurezza.
Tenere presente che Pokemon Go per Android richiede la versione 4.4 o successiva e un cellulare che non abbia processore Intel.

www.citywinsrl.it

REALTA' AUMENTATA - CITYWIN TORINO

CITYWIN TORINO
E’ un concetto relativamente nuovo in costante evoluzione, non esiste una definizione univoca e chiara per i il termine “realtà aumentata”.
In generale, la Realtà Aumentata (Augmented Reality o AR) è la rappresentazione di una realtà alterata in cui, alla normale realtà percepita attraverso i nostri sensi, vengono sovrapposte informazioni sensoriali artificiali/virtuali.
Il fruitore dell’applicazioni di Realtà Aumentata, quindi, vedrà sovrapposti alla realtà oggetti virtuali o filmati, sentirà suoni, percepirà sensazioni tattili o addirittura olfattive.
CON IL TERMINE REALTÀ AUMENTATA SI INTENDE LA SOVRAPPOSIZIONE DI ELEMENTI VIRTUALI GENERATI DAL COMPUTER ALLA PERCEZIONE VISIVA DEL MONDO REALE, ATTRAVERSO UNA TELECAMERA O SPECIALI OCCHIALI.
Un manutentore, per esempio, tramite la Realtà Aumentata potrà vedere comparire sull’area di lavoro utensili e componenti animate che mostrino come deve essere eseguita un’operazione direttamente sull’apparecchiatura oggetto dell’intervento, seguendo e guidando passo passo la sua attività.
Un turista, puntando un tablet o uno smartphone verso un’opera d’arte, può vedere comparire informazioni utili.
E’ possibile vedere comparire su un libro “riflesso” nello schermo del pc, animazioni 3d, filmati o contenuti multimediali.
Credo che le potenzialità siano illimitate.
Occhiali Realta AumentataBenché l’AR abbia mosso i primi passi nell’ambiente militare, come quasi tutte le tecnologie che poi entrano a far parte della nostra quotidianità, i campi di applicazione in cui è attualmente impiegata sono diversi.
In ambito meccanico si parla di “manutenzione aumentata”: particolari visori indicheranno ai tecnici dove collegare i nuovi componenti di un motore o cosa verificare prima di procedere alla consegna. Una sorta di istruzioni di montaggio in tempo reale.
Alcune automobili integrano già ora sistemi di aiuto della guida, come telecamere che individuano potenziali ostacoli e pericoli a centinaia di metri comunicandoli al guidatore.
In futuro la nostra auto sarà in grado di dirci cosa c’è dietro un muro, raccomandandoci maggiore prudenza.
Molti musei stanno sperimentando delle soluzioni AR per integrare le opere artistiche o storiche con video e ricostruzioni 3D.
Sugli smartphones più diffusi ci sono applicazioni (Layar, Wikitude) che utilizzano la nostra posizione attuale (tracciata con GPS) per indicarci punti di interesse (Points of Interest, POI) vicini a noi, come raggiungerli e in quanto tempo.

Altri progetti sono in cantiere molti dei quali però sono rallentati a causa della scarsità dei finanziamenti privati.
E sapete qual'è il gioco più famoso basato su questa tecnologia?
POKEMON GO!
Nel prossimo articolo ne parleremo più approfonditamente!
Citywin Staff!

VUOI DIVENTARE MANAGER? - CITYWIN SRL

CITYWIN SRL
Come diventare manager? Per chi si deve iscrivere all’università e si pone questa domanda, si può rispondere che non esiste un tragitto preciso. Le università – soprattutto nei corsi di studio legati alla Facoltà di Economia – offrono percorsi articolati per comprendere i molteplici aspetti del mondo aziendale. Anche dal punto di vista del management.
Ma questo non assicura nulla. Studiare Economia all’università può garantire i presupposti per una vasta professionalità e un posto di lavoro sicuro come dipendente all’interno di un’impresa. Per diventare manager invece, oltre a una buona base culturale, sono necessarie soprattutto una certa predisposizione caratteriale e delle abilità dirigenziali che si maturano con il tempo e con un po’ di fortuna.
Chiedersi come si diventa manager è lecito, ma indugiare sopra tale quesito è ozioso. Una persona che ambisce a ricoprire questa posizione, deve dimostrare fin dall’inizio una grande capacità di recepire le giuste informazioni dall’ambiente in cui studia o lavora, e un’immensa velocità nel capire come farne tesoro per cogliere le opportunità che, volta per volta, gli si prospettano.
Chi vuole diventare manager deve mettere al bando l’inclinazione umana alla diffidenza e gettarsi con consapevolezza nei rischi che la vita porta con sé. È chiaro che ognuno può farlo a modo suo, ma la volontà e la decisione nel riuscire in quel che si è intrapreso non devono mai venire meno. Bisogna sapere servirsi delle relazioni che si intrecciano con le persone – tanto all’università, che nel corso della propria carriera professionale – per accrescere le possibilità di rendersi reciprocamente utili, contribuendo con le proprie idee e il proprio lavoro a migliorare i risultati comuni ogni volta raggiunti.
Una ricetta su come diventare manager esiste, ed è questa: laurearsi in discipline sociali in giovane età (il range varia tra i 22 e i 25 anni) e possibilmente con il massimo dei voti (ma non è sempre richiesto); svolgere tirocini presso aziende più o meno grandi in una delle posizioni per cui si ritiene di essere preparati e dimostrare grande ambizione e voglia di fare, mostrandosi sempre disponibili alle richieste del management; stringere relazioni d’amicizia con i dirigenti e creare con il tempo un network quanto più vasto.
Naturalmente, in seguito, le persone delle alte gerarchie aziendali (per le quali si è tanto sudato) si deve avere voglia di vederle anche in occasioni extralavorative di differente natura.
diventare managerPer un manager, gli avvenimenti rappresentano un mezzo per il raggiungimento dei propri obiettivi legati alsuccesso personale. Chi diventa manager deve essere pronto a legare temporaneamente (ma di rado anche definitivamente) le proprie mire egoistiche a quelle dell’azienda, conciliando il dovere con il piacere e traendo i massimi vantaggi dagli impegni lavorativi.
Diventare manager significa farsi carico di responsabilità enormi rispetto al proprio datore di lavoro, che devolve ai dirigenti incarichi di amministrazione fiduciaria della propria azienda. Ogni errore commesso da un manager – volontario o per disattenzione – viene fatto pagare salatamente, decurtandogli i premi di produzione, lo stipendio oppure congedandolo. Non ci sono garanzie di alcun tipo per il posto di lavoro – se non l’alto compenso percepito.
Chi vuole diventare manager deve amare le condizioni di stress e imparare a gestirle nel migliore dei modi. Deve saper trarre vantaggio dalle avversità e ricercare il miglioramento continuo della propria posizione. Ciò è necessario per non perdere colpi e scendere di livello nella considerazione dei capi, dei colleghi e dei dipendenti.
Ogni tipo di vantaggio accumulato nella propria vita deve essere pagato: con quale mezzo, siete (o sarete) voi a stabilirlo.
Se avete capito questo, ora sapete come diventare manager.

COME TROVARE IL LAVORO IDEALE? - CITYWIN SRL

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Viviamo immersi in relazioni interpersonali, amiamo , ridiamo, ci scontriamo, discutiamo, chiacchieriamo.
Le relazioni sono anche parte del nostro lavoro e, il lavoro occupa gran parte della nostra giornata.
Attraverso il lavoro guadagniamo e possiamo permetterci cibo, alloggio, trasporti, viaggi, attività, sport e tante altre cose. È uno dei modi per realizzarci ed esprimere il nostro potenziale.
Ma come fare a trovare e raggiungere il lavoro giusto per noi?
Sappiamo che questo per quanto riguarda il mondo del lavoro non è uno dei periodi più facili nel nostro paese, ma se cerchi su Google i casi di successo e le storie di persone che sono riuscite a inventarsi un lavoro, si sprecano.
E allora qual’è la differenza tra chi trova (o si inventa) il lavoro dei propri sogni e tutti gli altri?
La cultura,  la laurea, l’esperienza, la fortuna?
Ebbene no. Certo sono fattori rilevanti per certi tipi di lavori ma non sono quelli a fare la differenza.
Dal coltivatore che diventa imprenditore del web, a chi fa del proprio talento nel riordinare la casa o nel cucinare un vero e proprio business, alla mamma che si reinventa come libera professionista, tutte queste storie di successo non hanno età e in ognuna troviamo strategie e approcci comuni.
Questi approcci sono quelli che ricorrono sempre nelle tante persone che hanno avuto successo nel trovare, creare ed inventarsi il lavoro che sognavano.
Ecco le 6 strategie infallibili per creare il lavoro giusto per te:

1) Chiarezza

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
-Seneca
La prima cosa da fare é capire cosa ami fare, quali sono le tue passioni.
  • Per cosa potresti anche lavorare gratuitamente?
  • Cosa amavi fare da bambino?
  • Quali sono i fili conduttori della tua vita?
o anche
  • Cosa apprezzi del lavoro che fai ora?
  • Cosa terresti e cosa lasceresti andare?
  • In che modo potresti renderlo migliore?
Non devi creare un piano dettagliato su come creare la tua attività o preoccuparti di come le tue passioni possano essere spendibili sul mercato. Non subito.
Sii semplicemente davvero onesto con te stesso.
Questo step tienilo per te inizialmente perché in questo momento il parere degli altri non è importante.
È qualcosa che ha a che fare solo con te.
Se non sai da dove cominciare, o se vuoi uno strumento davvero potente per fare chiarezza,  guarda questo breve video che ha letteralmente cambiato il mio modo di guardare al lavoro e alla vita e quello di migliaia di persone, portando il focus e l’attenzione sui propri reali obiettivi e passioni.

2) Esplorazione

Ora che sai cosa ami, è arrivato il momento di esplorare i tuoi talenti e come questi possono contribuire a trovare il lavoro che desideri.
Potresti essere bravo a scrivere, parlare, cucinare, risolvere problemi, fare le cose rapidamente, essere concentrato, creativo e così via.
  • Come hai affrontato le difficoltà nel passato?
  • Che risorse personali hai utilizzato?
  • Come hai risolto i problemi?
  • Quali sono i tuoi punti di forza secondo te?
  • secondo le persone che hai accanto?
Qui entrano in gioco “gli altri”.
Chiedere un feedback alle persone che ti conoscono meglio sia dal punto di vista personale che professionale vale oro.
Come possono i tuoi talenti giocare un ruolo nel mercato del lavoro?
InformatiCerca sul web notizie, casi di successo e strategie per realizzare ciò che desideri.
Ancora di più parla con le persone.
Prima di parlare ascolta, fai domande, interessati e partecipa a corsi,seminari ed eventi.
Sii flessibile, come sai il mercato del lavoro e le professioni stanno cambiando.
Se ti piace insegnare per esempio diventare maestro o insegnante non è l’unica via.
Potresti diventare un coach, un relatore, specializzarti nell’area che ti appassiona ( a proposito, cosa vorresti insegnare? a chi? come? ) o proporre corsi ai tuoi colleghi e aiutare il tuo team, tenere lezioni private, aprire un associazione culinaria e insegnare come cucinare ai più giovani.
Scopri cosa può funzionare e buttati.

3) Tenacia

Se parli con qualsiasi persona di successo ti dirà che la realizzazione è arrivata proprio l’attimo dopo in cui stava per lasciare perdere tutto.
L’attimo prima della realizzazione di ciò che desideri è sempre il momento più duro. Non mollare ora.
Cadi, fallisci, verifica dove puoi migliorare e cosa puoi cambiare e rialzati.
Non è facile. Ti assaliranno mille dubbi, alcune persone ti diranno “te l’avevo detto” ma tu non ascoltare.
Ascolta il tuo vero te, il tuo istinto, anche se non ti é chiaro cosa stai facendo e cosa ne verrà fuori.
Vai oltre la paura e…

4) Pazienza e Proattività

“Ci ho messo 10 anni per avere successo in una notte”
-Eddie Cantor
Ricordi all’inizio quando ti ho chiesto cosa faresti anche gratis?
Ecco, può darsi che questo accada.
Sii paziente e abbi fiducia.
Ma non solo.
Osa, proponiti, condividi le tue idee per quanto assurde ti sembrino.
Aiuta ad organizzare un evento, dai un piccolo consiglio, proponiti di risolvere un problema gratuitamente.
E abbi fiducia nel vecchio detto che “chi semina (bene), raccoglie (meraviglie)”.
Chi ha avuto successo, ha investito tempo ed energie nella propria passione, ha inseguito ciò che desiderava ma ha anche imparato ad essere paziente e a fidarsi della vita.

5) Fegato e pancia

Se il tuo sogno non ti spaventa, vuol dire che non è grande abbastanza
-Kristine K. Stevens
Ti è familiare l’espressione “ hai proprio avuto fegato” o “ questa volta ascolto la pancia” ?
Il nostro corpo ci conosce molto meglio del nostro cervello razionale.
Quando siamo connessi con la parte più profonda di noi e le nostre vibrazioni energetiche sono alte la nostra parte più intuitiva si risveglia e ci permette di dominare la paura.
Non esiste nessuno che non provi paura, la differenza tra chi persegue e raggiunge i propri sogni e chi no è tutta nel modo in cui affrontiamo la paura.
Quando percepisci la paura abbi fegato.
E fidati della pancia,quando ti dice che nonostante tutto quella è la strada verso il lavoro e la carriera che desideri.

6) Aiuto

Chiedi aiuto. Nessuno fa tutto da solo, credimi.
Trova le persone che fanno al caso tuo per ogni step che intraprenderai, potrebbero essere gli amici, la famiglia, un coach, uno psicologo, uno specialista nel settore.
Leggi libri sull’argomento,vai alle conferenze e partecipa ai seminari.
Nessun uomo é un’isola, ed è molto più facile affrontare un viaggio difficile col supporto necessario.

mercoledì 10 agosto 2016

LA DETERMINAZIONE! - CITYWIN TORINO

CITYWIN TORINO

La determinazione caratterizza coloro che hanno forte il senso dello scopo. Non è una prerogativa da poco se guardiamo le cose dal punto di vista non tanto di chi lavora ma soprattutto di chi offre lavoro. Facciamo infatti una certa fatica, nelle aziende, a trovare quel tipo di persona – assolutamente indispensabile quando si tratta di coprire un posto di responsabilità – che ha chiaro in testa cosa vuole ottenere lavorando e che è disposta ad impegnarsi e rischiare per ottenerlo. Per lo più, nonostante la crisi, siamo ancora circondati da lavoratori attratti più dalla tranquillità  (un orario di lavoro favorevole, il sabato libero, poche grane, ecc.) che dalle opportunità. Chi non ha sufficiente determinazione non riesce a darsi uno scopo fondamentale in un qualsiasi periodo della sua vita e le conseguenze di questo atteggiamento sono una scarsa attrattività nei confronti di potenziali datori di lavoro che avrebbero opportunità da offrire (si può non crederci ma ce ne sono ) e l’inevitabile doversi accontentare, quando va bene, di ciò che si ha. In questo senso fa male doverlo ammettere ma è proprio vero che è ognuno di noi a fissare il proprio stipendio e i propri risultati nella vita, anche se prendersela con il mondo è indubbiamente più  comodo.
Come si comporta in azienda una persona determinata. Il fattore discriminante sta nel possedere uno scopo. C’è chi cerca semplicemente un lavoro e chi invece, attraverso il lavoro, cerca di realizzare certe sue idee, intenzioni, pulsioni o semplicemente modi di vivere congeniali. E quindi si dà da fare per ottenere ciò che vuole e in genere manifesta ciò che ha in testa a chi può aiutarlo. Mentre il primo ha un atteggiamento generalmente passivo e quasi rassegnato, nel senso che per muoversi ha bisogno che gli vengano dati obbiettivi, istruzioni, indicazioni più o meno precise su come agire e motivazione (che non ha di suo), dal secondo possiamo aspettarci iniziativa e propositività, che è l’attitudine a proporre al suo datore di lavoro progetti, iniziative, idee da sviluppare e, soprattutto, la propria disponibilità a prendersi  molte più responsabilità di quelle attualmente sostenute.
Ma la determinazione, come qualità umana, non riguarda solo l’attitudine a darsi uno scopo fondamentale e a perseguirlo.  Essa si manifesta anche come una tensione, perdurante nel tempo e impermeabile a difficoltà e momentanei insuccessi, a non perdere di vista l’obbiettivo continuando a tessere l’intricata rete di operazioni necessarie a portare a buon fine un qualsiasi progetto. In azienda le persone determinate non consegnano in ritardo, non necessitano di solleciti, agiscono di loro iniziativa quando ci sono degli intoppi, non tollerano che un incarico a loro affidato subisca qualsiasi rallentamento od ostacolo. Ovviamente le persone determinate entrano spesso in collisione con atteggiamenti, modi di fare e abitudini consolidate che si frappongono tra loro e i loro obbiettivi. Questo conflitto e la maggiore o minore incisività con la quale viene gestito segna il confine tra le aziende che hanno capito come va il mondo e quelle che guardano a un passato che più non tornerà.
E noi guardiamo al futuro!
A presto!
Citywin Staff!!

lunedì 1 agosto 2016

NUTRIRE LA NOSTRA MENTE E IL NOSTRO CORPO - CITYWIN TORINO

CITYWIN TORINO


Tutti noi sappiamo quanto sia importante la qualità e la quantità degli alimenti che introduciamo nel nostro corpo per il benessere e la salute.
Sappiamo fin da quando siamo piccoli che se la quantità è zero muoriamo di fame, se è minima … sopravviviamo tra gli stenti.
Sappiamo altresì che se consumiamo alimenti di scarsa qualità o, peggio ancora, pieni di coloranti, conservanti, veleni e inquinanti vari non abbiamo altra chance se non ammalarci con potenzialigravi conseguenze.
La domanda quindi è … varrà mica lo stesso principio anche per la nostra mente?
La risposta, come puoi ben immaginare, è un chiaro, forte e deciso … SIIIIII !!!!
La nostra mente (e la nostra emozionalità che è in realtà cosa differente ma che per semplicità proviamo al momento ad accorpare in questo discorso) hanno un bisogno VITALE di essere nutrite ed alimentate con costanza con elementi di qualità.
Buoni libri, corsi di formazione di qualità, chiacchierate e confronti stimolanti con altre persone, sfide che ci forzino ad esprimere il meglio di noi stessi, video motivazionali o educativi, confronto con mentori, allenatori, trainer, coach che ci ispirino e ci aiutino a valorizzare i nostri maggiori talenti e ci facciano da specchio e ci supportino nel colmare le nostre aree di carenza, tutti questi sono nutrimenti essenziali per la nostra mente tanto quanto vitamine, proteine, carboidrati e minerali lo sono per il nostro corpo.
La nostra mente ha bisogno come l’acqua di idee nuove, innovative e stimolanti, di una vision e di progetti per il futuro.
La nostra anima e il nostro cuore hanno bisogno come l’aria di osservare, imitare e godere di bellezza e amore ogni giorno della nostra vita.
Senza cibo, aria e acqua di qualità il nostro corpo si ammala, soffre e quindi … muore.
Senza idee, stimoli, novità, emozioni positive, esempi da imitare, traguardi motivanti da inseguire, la nostra mente e il nostro spirito si ammalano, soffrono e quindi … si spengono.
E’ dura essere felici alzandosi ogni giorno per andare a fare un lavoro che si odia ed in cui magari riteniamo di essere pagati meno di quanto valiamo.
E’ dura essere positivi e avere progetti e ambizioni se le persone che frequentiamo quotidianamente ci parlano soltanto della crisi e dei problemi, peraltro senza far assolutamente niente per reagire o risolverli.
E’ dura avere nuove idee, idee fresche, innovative, fuori dagli schemi se regaliamo la maggior parte del nostro (poco) tempo libero al Grande Fratello, alle baruffe della trasmissione di Maria De Filippi,al (poco) talento canoro del principe Filiberto o al dubbio esistenziale se fosse stato giusto o meno concedere il rigore alla nostra squadra del cuore.
Questo, attenzione, non vuol dire che non si possa dedicare una minima parte del nostro tempo al futile, della cui inutilità siamo magari anche convinti, ma che magari ci aiuta a distrarci e a rilassarci.
Non c’è niente di male in ciò, il punto è … in che quantità permettiamo a questa spazzatura o al pessimismo e alla negatività dei telegiornali e alla mediocrità altrui di invadere e contagiare la nostra mente?
Andare a mangiare junk food (cibo spazzatura n.d.r.) da Mc Donald’s una volta al mese non crea danno, se è per l’appunto un fatto occasionale.
IL PROBLEMA E’ SE CI VADO TUTTI I GIORNI
Le domande che vorrei che ti rivolgessi adesso sono:
  1. Qual’è l’ultimo buon libro che ho letto? Quanto mi ha dato? Come lo ho messo in pratica? Che cambiamenti positivi ha generato nella mia vita?
  2. Quante letture, video, audio o corsi di qualità consumo ogni settimana in relazione ad ogni ora di spazzatura e negatività che lascio entrare nella mia mente attraverso la televisione, la stampa e il confronto con persone negative, demoralizzate o spente?
  3. Le persone che frequento per la maggior parte del tempo mi spingono e mi ispirano a crescere, arricchirmi e migliorarmi oppure tendono a rallentarmi e a farmi accettare e crogiolare nel tran tran quotidiano?
Se al termine di questo articolo e dopo aver risposto onestamente alle tre domande qui sopra pensi di non aver realmente introdotto gran cibo di qualità o comunque nuovo nella tua mente da un pò di tempo a questa parte, chiediti infine…
COME DECIDO DI COMPORTARMI A PARTIRE DA OGGI ?